Meditazione dei Chakra: un viaggio di riequilibrio energetico
Meditazione dei Chakra: un viaggio di riequilibrio energetico

La meditazione dei chakra è un’antica pratica che unisce consapevolezza e trasformazione interiore. Attraverso il contatto con i nostri centri energetici, questo viaggio meditativo ci guida verso un profondo riequilibrio di corpo, mente e spirito.
Cosa sono i Chakra: la mappa energetica dell’essere umano
Nel cuore della tradizione yogica, i chakra rappresentano centri energetici sottili situati lungo la colonna vertebrale, dal coccige alla sommità del capo.
Il termine chakra (चक्र) deriva dal sanscrito e significa “ruota” o “disco”. Nella radice √cak è racchiusa l’idea del movimento circolare, della rotazione continua, simbolo del flusso energetico che attraversa questi centri vitali.
Oltre alla dimensione psicoenergetica, i chakra si radicano in un’antica visione cosmologica, espressa anche attraverso i diagrammi sacri noti come yantra. Uno yantra è una forma geometrica simbolica, utilizzata nella meditazione tantrica come strumento di concentrazione (dharana) e come rappresentazione visuale delle forze divine e delle strutture sottili dell’universo. Non è solo un simbolo, ma una mappa dell’esperienza interiore e un portale verso stati di coscienza espansa.

Uno degli yantra più significativi è lo Śrīcakra, al centro del culto della dea Tripurasundarī, descritto nel testo tantrico Nityāṣoḍaśikārṇava. Composto da nove triangoli intrecciati — quattro rivolti verso l’alto, simbolo del principio maschile (Śiva), e cinque verso il basso, simbolo del principio femminile (Śakti) — lo Śrīcakra incarna la dinamica dell’unione cosmica tra energia e coscienza. È progettato per offrire una visione integrale dell’esistenza, in cui anche il meditante stesso è parte attiva del disegno sacro.
In questa prospettiva, meditare sui chakra significa non solo riequilibrare le forze vitali interiori, ma allinearsi a un ordine universale più vasto, in cui il corpo umano diventa il tempio vivente di una realtà divina.
La meditazione dei chakra è dunque un atto di reintegrazione: un ritorno consapevole al centro, dove energia e spirito si incontrano.

Meditazione e Chakra: il legame con lo Yoga
Lo Yoga, in tutte le sue forme, mira all’unione tra corpo, mente e spirito. In questo contesto, la meditazione sui chakra rappresenta una via per integrare le pratiche fisiche (asana) con quelle più interiori (pratyahara, dharana e dhyana).
Durante una sessione di meditazione per riequilibrare i chakra si può essere accompagnati con visualizzazioni, mantra, respirazione consapevole o tecniche di Yoga Nidra creando un ponte tra esperienza corporea e dimensione sottile.
I sette chakra e la meditazione specifica per ciascuno
1. Muladhara – Primo Chakra
Il primo chakra, o chakra della radice, è situato alla base della colonna vertebrale. È legato alla sopravvivenza, alla sicurezza e al senso di appartenenza. La meditazione sul primo chakra coinvolge spesso la visualizzazione del colore rosso e il senso di radicamento alla terra. Praticare la meditazione sul primo chakra aiuta a ritrovare stabilità e centratura, qualità fondamentali in una vita frenetica.
2. Svadhisthana – Secondo Chakra
Il secondo chakra risiede nella zona del basso ventre. Connesso alle emozioni, alla creatività e al piacere, può essere armonizzato attraverso la meditazione del secondo chakra, focalizzandosi sull’acqua interiore, sul colore arancione e sull’ascolto delle proprie sensazioni. La meditazione per sbloccare i chakra inizia spesso proprio da qui, dove molte emozioni restano sedimentate.
3. Manipura – Terzo Chakra
Situato nel plesso solare, il terzo chakra è il fulcro della volontà, dell’autostima e del potere personale. La meditazione sul terzo chakra lavora con il fuoco interiore, con il colore giallo e con il respiro profondo che risveglia la forza del “sé che agisce”. Una meditazione focalizzata sul terzo chakra può sostenere la trasformazione personale e rafforzare la capacità decisionale.
4. Anahata – Quarto Chakra
Il chakra del cuore, o quarto chakra, è il ponte tra i centri inferiori e quelli superiori. Associato all’amore, alla compassione e all’apertura verso l’altro, viene attivato attraverso pratiche di meditazione sul chakra del cuore, spesso accompagnate da visualizzazioni del colore verde. Meditare sul quarto chakra favorisce un profondo senso di connessione e guarigione emozionale.

5. Vishuddha – Quinto Chakra
Il quinto chakra si trova nella gola ed è legato all’espressione autentica. Questa specifica meditazione può includere il canto di mantra, il lavoro sul respiro e l’esplorazione della verità personale. Equilibrare questo centro energetico permette di comunicare con chiarezza e integrità.
6. Ajna – Sesto Chakra
Conosciuto come il terzo occhio, il sesto chakra è la sede dell’intuizione e della visione interiore. La meditazione sesto chakra invita all’ascolto del silenzio, alla visualizzazione del colore indaco e all’osservazione dei pensieri senza attaccamento. La meditazione del sesto chakra sviluppa discernimento e apertura spirituale.
7. Sahasrara – Settimo Chakra
Il chakra della corona rappresenta l’unione con il divino, l’espansione della coscienza. La meditazione sul settimo chakra avviene spesso in silenzio profondo, orientata alla trascendenza. In alcune pratiche, una meditazione guidata su questo chakra accompagna il praticante lungo l’intero asse energetico, culminando nella connessione con l’infinito.
I Bija Mantra nella meditazione sui chakra
I bija mantra sono suoni sacri seminali, brevi sillabe che condensano l’essenza vibrazionale di un chakra.
Il termine sanscrito bīja (बीज) significa “seme”. Ogni chakra è associato a un bija mantra specifico — come LAM per Muladhara o OM per Ajna — che, se ripetuto nella meditazione, risuona direttamente nel centro energetico corrispondente, favorendone l’attivazione e l’armonizzazione.
Pronunciare o ascoltare questi suoni durante la meditazione sui chakra amplifica la connessione tra corpo sottile, mente e coscienza.
La Meditazione sui sette chakra
Quando si desidera agire sull’intero sistema sottile, è possibile praticare una meditazione su tutti e sette i chakra che attraversi, uno dopo l’altro, tutti i centri energetici principali.
Questa meditazione mira ad un allineamento dei chakra e può essere condotta da seduti o in posizione distesa, in uno spazio silenzioso e protetto. Si inizia portando l’attenzione al primo chakra, visualizzandone il colore, percependone la qualità vibrazionale e ripetendone mentalmente il bija mantra (LAM per Muladhara).

Si prosegue ascendendo lungo la colonna vertebrale, attivando via via ogni chakra: arancione per Svadhisthana (VAM), giallo per Manipura (RAM), verde per Anahata (YAM), azzurro per Vishuddha (HAM), indaco per Ajna (OM), e infine luce bianca o viola per Sahasrara.
Una meditazione guidata dei chakra completa, condotta in presenza o tramite una registrazione, può essere particolarmente efficace per chi si avvicina a questo tipo di pratica. Con l’aiuto della voce di un insegnante esperto, è possibile esplorare ogni centro energetico, rilasciare eventuali blocchi e avviare un processo di riequilibrio dei chakra.
Questa forma di meditazione guidata si presta anche a sessioni di gruppo, aumentando la potenza del campo energetico condiviso.
Quali sono i benefici della meditazione sui chakra?
La meditazione sui chakra non è quindi solo una tecnica, ma un vero e proprio cammino di conoscenza di sé. È una pratica che armonizza corpo ed energia, emozione e coscienza, radicamento e trascendenza.
Che si tratti di una meditazione sul primo chakra per ritrovare stabilità, di una meditazione chakra del cuore per aprirsi all’amore, o di una meditazione su tutti i 7 chakra per connettere le dimensioni dell’essere, ogni esperienza meditativa diventa un tassello nel mosaico dell’evoluzione interiore.
Ogni incontro con i chakra, anche se breve, è un’occasione per riconnettersi al proprio asse interiore, armonizzare corpo e psiche, e lasciare che la saggezza sottile dello Yoga si manifesti.
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